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Senza testo alternativo REQUIEM:
AVENGING ANGEL
Data di uscita: aprile 1999
Requisiti minimi: Pentium 166, 32 MB RAM, SVGA Voodoo 1
Developer: Cyclone Studios
Publisher: The 3DO Company
Modalità multiplayer presente
Grafica:
80%
Longevità:
60%
Sonoro:
80%
Multiplayer:
n.d.
Giocabilità:
90%
Globale:
78%

RECENSIONE a cura di Philostratus (06/04/2003)

Senza testo alternativo

Sviluppato nel 1998 dalla Cyclone Studios e dalla 3DO (casa nota soprattutto per aver dato i natali all'assai discusso Hitman: Codename 47 ) Requiem: Avenging Angel è uno sparatutto in soggettiva piacevole ed originale, anche se spesso è stato ingiustamente dimenticato o considerato un prodotto di serie B non degno di particolare attenzione.


L'origine di questa damnatio memoriae è probabilmente da attribuirsi al fatto che quando il prodotto giunse sugli scaffali dei negozi l'attenzione di tutti era puntata sopra gli altri titoloni del tempo, Half-life e relative espansioni in primis. Un vero peccato se si pensa che Requiem può risultare un gioco gradevole ancora oggi.

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Esso infatti presenta parecchie caratteristiche che lo rendono per molti aspetti unico nel suo genere: a cominciare dal protagonista, di nome Malachia, non il solito soldato delle forze speciali o l'agguerrito mercenario che troppo spesso abbiamo dovuto impersonare, ma un vero Angelo dotato, in quanto tale, di tutti i poteri che un'intelligenza celeste deve avere !
Il gioco, come ci chiarisce il discreto filmato introduttivo, è ambientato in un futuro prossimo assai simile a quello proposto nel film tedesco Metropolis (1927) , in un mondo dominato dall'ingiustizia sociale e soprattutto dalla tecnologia, venerata ormai come una divinità e ispirata, naturalmente, dal Maligno, il quale se ne sta servendo per distruggere l'intero genere umano. Veniamo così a sapere che davanti a questa orribile prospettiva l'Onnipotente ha deciso di inviare uno dei suoi migliori e più fedeli servitori sulla Terra con l'obiettivo di aiutare i movimenti di resistenza umani e di sventare i piani dell'Oscuro.

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Il nostro angelo, dopo aver attraversato gli inferi, giungerà così sul nostro pianeta e comincerà la sua lotta contro i cattivi, lotta nella quale, oltre alle più convenzionali armi umane, potrà fare largo uso di tutta una serie di poteri divini, alcuni dei quali davvero sorprendenti: se ci troviamo a corto di munizioni, tanto per fare un esempio, potremo fulminare i nemici con una saetta magica, trasformarli in statue di sale o, peggio ancora, scatenare loro contro un piccolo sisma.
Questi poteri inoltre sono tanti e non sempre e solo di tipo offensivo: grazie ad alcuni incantesimi sarà infatti possibile curare noi stessi e gli altri o addirittura resuscitare i nemici morti, i quali, riconoscenti, combatteranno fedelmente al nostro fianco. Certo non disporremo da subito di tutti gli incantesimi presenti nel gioco perché altrimenti tutto risulterebbe troppo facile, tuttavia col procedere dell'avventura li guadagneremo abbastanza in fretta.
Dal punto di vista grafico Requiem risente un po' dell'età, ma soprattutto le animazioni dei nemici risultano ancora credibili e ben fatte. Anche sotto il profilo della funzione multigiocatore e del sonoro ( benché la colonna sonora non sia niente di eccezionale) il nostro gioco si rivela un prodotto di indubbia buona qualità; di esso del resto, oltre alla comunissima versione in inglese, ne fu realizzata anche una totalmente italiana ( purtroppo a quanto pare oggi rarissima) .
Attualmente Requiem: Avenging Angel è reperibile in una nota collana economica a meno di dieci euro, un vero affare per gli amanti del genere, soprattutto se si pensa che, a mio avviso, in una scala di valori che va da uno a dieci questo titolo si può tranquillamente meritare un otto pieno.

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LE ARMI

Come già ho fatto notare il nostro titolo è caratterizzato da due tipi di arsenale: uno convenzionale ed uno magico- divino; tra le armi terrestri, tutte ben fatte ma piuttosto ovvie, vale la pena di ricordare l'ottimo fucile a pallettoni a tre canne ed il "fucile pneumatico", un'arma potentissima che troveremo però solo verso il termine dell'avventura. Deludente invece il fucile da cecchino, poco potente e di uso macchinoso.
Dal punto di vista dei poteri di attacco ( che - ricordiamolo - non sono gli unici di cui disporremo) utilissimi risultano i fulmini, la Pentecoste (!) , gli sciami cavallette, l'Esorcismo e la capacità di trasformare gli avversari in statue di sale.

a cura di Philostratus
bosket@libero.it


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