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Giacomo Rossi - Ceregnano - Cioci

 
NEW WORLD ORDER
Data di uscita: novembre 2002
Developer: Termite Games
Publisher: Project Three Interactive
Modalità multiplayer presente
Grafica:
70%
Longevità:
50%
Sonoro:
70%
Multiplayer:
80%
Giocabilità:
50%
Globale:
64%
RECENSIONE a cura di Francesco Mazzetta (07/01/2003)

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New World Order (sottotitolo: Counter Terrorism Combat) è il nuovissimo sparatutto sviluppato da Termite Games con un originale motore 3D. La prima cosa da dire è che NWO non conosce mezzi termini: i lati positivi sono entusiasmanti e i lati negativi davvero deprimenti. L'ambientazione del gioco è un futuro non troppo lontano in cui i gruppi terroristici riuniti in The Syndicate si contrappongono ormai frontalmente alle forze dell'ordine coordinate in Global Assault Team. Si tratta fondamentalmente di un FPS multiplayer che in single player riunisce le varie arene col supporto di una storia vagamente plausibile.

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L'obiettivo palese di questo gioco è il realismo. Via dunque le armi futuribili o troppo potenti (come i lanciamissili), via le ambientazioni fantastiche, via le modalità incongrue al background come il CaptureTheFlag o addirittura il DeathMatch. Tutte le ambientazioni sono urbane e decisamente realistiche grazie ad una minuziosa realizzazione che prevede una notevole varietà d'ambienti per ogni livello. Le modalità presenti in multiplayer sono: la "eliminazione a squadre", una sorta di TeamDeathMatch senza però respawn (vince la squadra in cui almeno un uomo rimane vivo); "fuga" in cui una squadra deve fuggire verso un punto di prelievo indicato sulla mappa e visibile sia ad essa che a quella dei cacciatori; "posizionamento di una bomba"; "detonazione" simile al precedente ma con la bomba già posizionata che la squadra d'attacco deve trovare e far detonare; "salvataggio di ostaggi". In tutte le modalità vince comunque chi elimina tutti i militanti nella fazione opposta. Queste modalità in aggiunta ai livelli realistici creano delle partite multiplayer di emozionante e verosimile guerriglia urbana. In aggiunta a ciò molto interessante è la gestione delle armi: non è possibile portarsi appresso un intero arsenale avendo un limite al peso che possiamo caricarci addosso e quindi possiamo equipaggiarci di armi e munizioni solo fino a quel limite. Ci sono inoltre solo tre possibili tipi di munizioni per tutti i tipi di armi: tale flessibilità deve però fare i conti con l'assenza di munizioni ed armi sparse in giro. Per ricaricare dobbiamo infatti tornare alla base o raccogliere le armi ai nemici uccisi.

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Fin qui i lati positivi. Passiamo però ora a quelli negativi. Intanto la versione 1.0 presente sul CD-ROM in vendita è lentissima e scattosa anche con sistemi potenti e schede grafiche dell'ultima generazione, ed anche abbassando le prestazioni non si ottengono miglioramenti di sorta. Occorre obbligatoriamente scaricare la patch che aggiorna l'eseguibile da 1.0 a 1.3 (disponibile sul sito del distributore italiano Leader) per ottenere sensibili miglioramenti. Il realismo del motore grafico poi se da un lato è addirittura eccessivo con la simulazione dell'ondeggiamento causato dai nostri passi che provoca all'inizio un senso di nausea (ignoto al sottoscritto fin dai tempi del primo Quake), dall'altro lato soffre di un assurdo bad-clipping (che la patch non corregge) quando le armi che abbiamo in mano spariscono all'interno delle pareti. Nella modalità single-player poi, i terroristi controllati dal computer che dobbiamo eliminare sono tutti in luoghi prefissati e si "attivano" solo quando arriviamo loro vicini (nota: questo avviene in tutti i giochi basati sul single-player, ma la cosa appare strana in NWO perché, a differenza di quelli, non abbiamo un "percorso" da seguire, ma siamo fondamentalmente all'interno di un'arena, per quanto complessa e realistica dove ci aspetteremmo più "dinamismo" da parte dei bot): la cosa diventerebbe noiosa se non fosse per l'elevatissima difficoltà del gioco e per l'impossibilità di salvare se non alla fine del livello. Nella modalità single-player inoltre le arene, specialmente per la "fissità" dei nemici, non vengono sfruttate al 100% e, supponendo di sfruttare solo questa tipologia di gioco, potremmo non scoprire mai determinati ambienti.

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Alla fine l'ago della bilancia penderebbe comunque in favore di NWO, almeno per la modalità multiplayer, efficace e coinvolgente, specialmente perché costringe davvero ad un coordinamento tra i membri dello stesso team. "Penderebbe" perché in realtà sono pochissimi i server che attualmente lo supportano. Se per un gioco "vecchio" e non specificatamente multiplayer-oriented come Red Faction i server disponibili sono ancora centinaia, ricercando su Internet i server dedicati a NWO il sottoscritto non ne ha mai trovato più di una decina (e tutti con giocatori in lingua tedesca).

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In conclusione le possibilità di NWO sono legate soprattutto al suo sviluppo in rete (o al limite via LAN): più server verranno aperti e maggiori saranno le sue possibilità di diffusione. Questo dipende principalmente dai produttori, ma considerando la colpevolmente scarsa attività di debugging che costringe l'acquirente a scaricarsi una patch anche solo per poter giocare decentemente, le prospettive di NWO non paiono particolarmente rosee.

a cura di Francesco Mazzetta
st2wok@yahoo.it

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